Baci di dama

Ricetta suggerita dalla cugina Elisa di Casale Monferrato 🙂

Consigli Nutrizionali a fine ricetta.

baci di dama

Questa ricetta è nel mio piccolo ricettario da mooolto tempo! Avevo circa 10 anni ed è venuta a trovarci la cugina Elisa di Casale. Ci ha portato questi dolcetti preparati con le buonissime nocciole piemontesi e…ne ho mangiati tantissimi! Vi giuro…se si inizia è impossibile smettere!

Vi ripropongo la ricetta, un po’ rivisitata. Ho aggiunto farina di riso per renderli più leggeri e lo zucchero di canna per avere più minerali e oligoelementi e, in più, per accentuare il colore scuro del biscotto.

Curiosità: sono dei dolcetti originari del Piemonte, della città di Tortona, dove nacquero un secolo fa, chiamati così perché composti da due calotte di pasta che richiamano a due labbra intente a baciare.

RICETTA

Preparazione: 1 ora circa – Cottura 20 minuti – Difficoltà: Media

Ingredienti (per circa 35-40 bacetti):

100g di burro
150g nocciole tostate (meglio se piemontesi 🙂 )
140g zucchero di canna
100g farina 00
40g farina di riso
80-100g cioccolato fondente extra (circa una tavoletta)

Preparazione:

Tritate le nocciole molto finemente, finché non diventano quasi oleose, ed versatele in una ciotola con burro e zucchero (foto 1). Lavorate fino ad ottenere una crema.

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Mescolate energicamente. Aggiungete la farina poco alla volta e mescolate. Il composto ha la giusta consistenza quando diventa molto morbido, ma lavorabile con le mani senza che vi si appiccichi alle dita (foto 2)! Eventualmente aggiungete un cucchiaio di farina.

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Preriscaldate il forno a 180°C. Formate delle palline un po’ appiattite (circa 5-7g) e distribuitele in una teglia foderata con carta da forno, un po’ distanziate (cresceranno poco durante la cottura) (foto 3).

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I biscotti sono pronti quando raggiungono un colore marroncino e presentano delle piccole crepe in superficie (foto 4). Tiratele fuori dal forno e lasciatele raffreddare completamente.

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Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Quando è completamente sciolto, lasciatelo raffreddare 5-10 minuti, finché non raggiunge una consistenza non troppo liquida, in modo da poterlo trasferire in una sac à poche con beccuccio liscio.

Mettete un po’ di cioccolato al centro di un biscotto e fate aderire un’altro biscotto pressando (non usate troppo cioccolato perché rischierete che vi coli dai lati!). Unite tutti i biscotti due a due (foto 5).

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Aspettate che il cioccolato si rapprenda e poi…assaggiateli (se siete riusciti ad arrivare alla fine della ricetta senza mai dare un morso!)

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Consigli nutrizionali: ingrediente principale della ricetta sono le nocciole.  Questi frutti fanno parte della cosiddetta frutta secca, termine che indica la frutta oleosa come nocciole, mandorle e noci. Sono tra i frutti più ricchi di vitamina E. Contengono, inoltre, fitosteroli, sostanze utili per la prevenzione delle malattie cardiache e circolatorie. Contengono grassi buoni, monoinsaturi, in grado di abbassare i livelli del colesterolo LDL (colesterolo cattivo). fate attenzione però, considerato il loro elevato apporto calorico, andrebbero consumate con moderazione (10-20 grammi al giorno sono più che sufficienti), possibilmente lontano dai pasti e associate ad un frutto polposo (kiwi, banana, mela).

Zucchero di canna: sfatiamo un po’ di miti! Allora quando al bar scegliete la bustina di zucchero, non scegliete quello di canna perché “più salutare”? Bé, cerchiamo di capire bene di cosa stiamo parlando. Chimicamente, tra zucchero bianco e zucchero di canna, non c’è nessuna differenza. La molecola dello zucchero bianco e dello zucchero grezzo di canna è esattamente la stessa. Indistinguibile dal nostro corpo. E fornisce le stesse calorie per grammo (4 cal). La vera differenza ce la dice l’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione): “Lo zucchero grezzo (che si ricava sia dalla canna da zucchero che dalla barbabietola) è semplicemente uno zucchero non totalmente raffinato: le differenze di colore e sapore dipendono dalla presenza di piccole quantità di residui vegetali (melassa), che non vantano particolari significati nutrizionali”. La vera differenza la fa lo zucchero integrale di canna: contiene una quantità minore di saccarosio rispetto lo zucchero di barbabietola; inoltre, è più ricco di vitamina ACB1B2B6 e sali minerali come calciofosforozincofluoro e magnesio.

Lettura consigliata: L’amore è un bacio di dama.